Come monitorare i prezzi dei prodotti di marche del distributore o private label

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19/01/2024

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Maria Jose Guerrero

Il crescente interesse per le marche del distributore, conosciute erroneamente anche come marche bianche, sta trasformando significativamente il mercato. Questa tendenza, che riflette un cambiamento nelle preferenze dei consumatori verso opzioni più economiche senza sacrificarne la qualità, sta ridefinendo le strategie aziendali in praticamente tutti i settori. Fortunatamente esistono strumenti che monitorano il contesto competitivo e permettono di conoscere e analizzare in modo efficace i prezzi di questi marchi per analizzare questa evoluzione nel mercato.

Nei prossimi paragrafi cercheremo di approfondire il tema della rilevanza delle marche di distribuzione e come, con l’aiuto di strumenti avanzati, retailer e produttori possono restare al passo con la propria strategia dei prezzi per adattarsi alle preferenze dei consumatori e mantenere la competitività.

Cosa sono le private label?

Le private label, conosciute anche come marche a bandiera, marche generiche, store brand o house brand, sono articoli prodotti da un’azienda per essere venduti sotto brand di un’altra azienda, generalmente un retailer.

Un chiaro esempio di questo è l’Aldi, dove si possono trovare differenti store brand come Milsani tra i latticini e Mamia dedicato alla cura e all’igiene personale, o GutBio per i prodotti ecologici.

Queste marche permettono di offrire al dettaglio prodotti attraenti in qualità e prezzo, grazie al controllo che mantengono sulla produzione, sui costi e sul brand, differenziandoli e anche facendoli competere con altri articoli di marchi di produttori, come può essere una bibita di cola contro la Coca Cola o la Pepsi.  

 

L’evoluzione delle marche del distributore e delle marche bianche

Conosciute come marche bianche anche dal grande pubblico, si sono significativamente evolute dalla loro apparizione nel lontano 1975. Le marche generiche, low cost e senza diversificazione di allora si sono evolute fino a convertirsi in prodotti molto appetibili per il consumatore finale. La diffidenza per i prezzi bassi che veniva associata a una minore qualità è stata ormai superata.

Allo stesso modo, la loro offerta non si è limitata solamente a bevande e alimenti, ma si è estesa in settori come la salute, lo sport, la cura della persona o il bricolage, tra gli altri. In quest’ultimo settore troviamo un gigante come Leroy Merlin, che oltre a commercializzare prodotti di marca vende anche le sue proprie come: Dexter per gli strumenti, Lexman per l’elettricità o Artens per pavimenti e pareti, oltre un'ampia varietà.

Le marche proprie o marche di distribuzione stanno prendendo campo nei mercati americano ed europeo. Così lo confermano i dati della PLMA (Private Label Manufacturers Association), che queste marche hanno ottenuto un costante aumento in Europa e in America del Nord, offrendo ai consumatori un’ampia gamma di articoli di buona qualità a prezzi competitivi. Questa espansione riflette un cambio nella percezione dei consumatori, dove la fedeltà alle marche dei fabbricanti sta lasciando il passo alla preferenza per opzioni più economiche con una buona relazione di qualità.

 

Vendite delle private label nei mercati europeo e americano

  • Secondo i dati della PLMA (Private Label Manufacturers Association), le vendite di marche bianche sono cresciute in Europa di 43 milioni di euro nel 2023. 
  • Negli Stati Uniti, le vendite della marca del distributore nel FMCG (Fast moving consumer goods) raggiungono il 21% che si stimano in 1,7 miliardi di dollari all’anno


 

https://www.minderest.com/it/white-papers-reports/vendiete-marche-del-distributore

 

L’importanza di monitorare i prezzi delle marche del distributore

In un contesto marcato dal continuo aumento di fiducia dei consumatori nelle marche del distributore, così come l’aumento delle vendite nel commercio online, il monitoraggio dei prezzi diventa essenziale per i retailer. Questo perché non solo risulta fondamentale per comprendere il mercato, ma anche per essere in grado di sviluppare strategie di pricing omnicanale efficaci.

 

Vantaggi della comparazione dei prezzi nelle private label

Conoscendo il posizionamento di questi brand i venditori hanno la possibilità di:

  1. Identificare le opportunità per adeguare i propri prezzi e migliorare la competitività.
  2. Comprendere le aspettative dei consumatori in quanto a valore e qualità.
  3. Scoprire le tendenze dei prezzi nel mercato, per anticipare i cambiamenti e adattarsi rapidamente.
  4. Valutare l’impatto delle proprie strategie dei prezzi nel comportamento del consumatore.

I migliori strumenti di monitoraggio dei prezzi permettono già di comparare prodotti con caratteristiche simili di marchi diversi, il che permette di ottenere una visione molto più completa del contesto competitivo. Qualcosa che ormai è possibile realizzare facilmente, grazie alla soluzione Competitive Environment di Minderest.

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