Come evolvono le vendite multi-dispositivo negli e-commerce?

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19/12/2019

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Ángela de la Vieja

Che la vendita online copra già una percentuale importante degli acquisti che si realizzano nel nostro quotidiano, è una realtà innegabile. E-commerce, marketplace e marchi che vendono direttamente attraverso il web stanno raddoppiando gli sforzi per rendere quest’opzione un canale di vendita molto più forte, decisivo nel modo di intendere gli acquisti di un domani incombente.

A questa massa di acquisti occorre aggiungere il resto degli elementi che ruotano attorno agli shop online e alle altre attività digitali; ed è che fattori come il dispositivo di vendita giocano un ruolo fondamentale quando si tratta di stabilire un design responsivo e attraente per l’utente, oltre che le promozioni.

La realtà degli e-commerce di oggi è multi-dispositivo; motivo per cui, quando si fa la pianificazione completa delle vendite e delle strategie, occorre tenere in conto tutti gli aspetti da essa definiti. Stando a diversi studi, vi sono alcuni dati rivelatori sul paradigma multi-dispositivo all’interno della vendita digitale.

Per esempio, le vendite mediante il cellulare costituiscono quasi la metà degli acquisti effettuati online, superando la barriera prevista da studi come quello di Ditrendia del 2017. Secondo questo stesso studio, già allora un 10% dei compratori utilizzava fino a tre dispositivi per realizzare i propri acquisti (smartphone, tablet e PC).

In Spagna, la presenza dello smartphone sfiora il 95%, una delle più alte al mondo, con più di un telefono per adulto; e l’85% ammette di usare diversi dispositivi per realizzare i propri acquisti (pur se in modo individuale ogni volta). Sebbene con quest’anno, per concludere, la cifra che ruota attorno alle vendite multi-dispositivo è del 75% almeno per il mobile, come mostra il rapporto annuale di IAB Spain.

Perché esiste la necessità di usare più di un dispositivo?

Stando a quanto riporta Google sui micro momenti che attraversa un consumatore digitale, quando gli utenti usano uno smartphone per effettuare una ricerca sono per un 51% più propensi a realizzare un acquisto. Questo, a priori, è un dato abbastanza importante e da tenere in conto ma, inoltre, non dobbiamo perdere di vista i tre scenari in cui la proprietà multi-dispositivo può intervenire come fattore decisivo:

  1. Il cellulare come strumento di acquisto diretto.

  2. Lo smartphone come ‘porta’ alla finalizzazione dell’acquisto su PC.

  3. La ricerca online da qualsiasi dispositivo prima di effettuare l’acquisto in uno shop fisico.

Tutte queste possibilità si combinano con un uso dei dispositivi portatili sempre maggiore, la cui componente di ricerca istantanea non è paragonabile alla staticità di un computer all’uso. Del resto, chi non ha a portata di mano il cellulare in qualsiasi momento?

Opinioni di altri utenti, recensioni, alternative d’acquisto, confronto dei prezzi online e ricerca delle caratteristiche, sono le consultazioni più frequenti relazionate direttamente agli acquisti multi-dispositivo iniziati dal cellulare.

Come trarre vantaggio dal multi-dispositivo

L’utilizzo di molteplici dispositivi quando si tratta di consultare informazioni commerciali e realizzare degli acquisti ha un chiaro vantaggio per i negozi digitali: la tracciabilità dell’utente. Ai giorni d’oggi, siamo sempre più connessi, utilizziamo applicazioni per tutto e, inoltre, queste stesse app si connettono fra loro. Per i responsabili del marketing, seguiti da vicino da esperti in nuove tecniche come il big data, questa è la scoperta che più si avvicina alla pietra filosofale.

Grazie a questo sviluppo tecnologico, è possibile determinare gli interessi di un utente in funzione delle sue ricerche, dei luoghi che visita (online e fisici, grazie alla geolocalizzazione) e, persino, dei profili che segue sui social network.

Con la realtà multi-dispositivo, questa possibilità di acquisire e gestire i dati non fa altro che crescere. La connessione è molto più ampia, duratura e, soprattutto, personalizzata. Acquisti che iniziano dal cellulare e terminano con un computer, carrelli abbandonati e poi recuperati mediante un’e-mail… Le opzioni sono infinite ed è necessario creare dei modelli che aiutino ciascuna attività a comprenderle, per offrire in modo sempre più preciso il prodotto che necessitano nel momento più opportuno per l’acquisto.

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