Cos’è il recommerce e alcuni suoi esempi di successo

Il recommerce, conosciuto anche come Reverse Commerce, è il commercio online di prodotti di seconda mano tramite brand già consolidati o piattaforme esclusive dedicate a questo

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Recommerce

03/05/2022

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Ángela de la Vieja

Il recommerce, conosciuto anche come Reverse Commerce, è il commercio online di prodotti di seconda mano tramite brand già consolidati o piattaforme esclusive dedicate a questo. Si tratta di una tendenza in crescita data dal cambiamento importante nel comportamento dei consumatori, che cercano sempre più prodotti rispettosi dell’ambiente e in linea con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. Si stima per questo che il recommerce crescerà tra un 15 e un 20% all’anno nei prossimi cinque anni. Vista la sua importanza per i clienti, sarà vantaggioso per brand ed e-commerce conoscere questa tendenza e valutare come integrarla nella propria strategia globale dei prezzi e delle vendite, con lo scopo di migliorare l’immagine aziendale e potenziare i vantaggi connessi con gli utenti più attenti all’ambiente.

Come implementare il recommerce nel tuo negozio online

Anche se molti consumatori conoscono già piattaforme esclusive di recommerce, come per esempio Vinted o Wallapop, come e-commerce puoi anche tu scommettere su questo tipo di commercio e applicarlo al tuo negozio in diverse modalità secondo i tuoi obiettivi e le tue esigenze. Non ci sono limiti. Puoi trovare vari esempi di brand, e sono soprattutto negozi di vestiti, che stanno già riscuotendo successo dai propri modelli di recommerce.

Recommerce
  • Il modello Levi’s:

In questo caso è il brand stesso che si occupa di vendere gli articoli di seconda mano in una piattaforma digitale propria. Gli utenti vendono i loro vestiti usati a marchio Levi’s, il brand consegna loro un buono per acquistare altri vestiti, e gli articoli usati tornano di nuovo sul mercato. In questo caso, le transazioni possono essere effettuate solo con vestiti dello stesso brand.

  • Il modello H&M:

Il marchio svedese ha optato per permettere la vendita di articoli di seconda mano di qualsiasi brand tramite una nuova applicazione, ampliando così il suo compromesso con la sostenibilità. Al momento questa applicazione è disponibile in 20 paesi europei e tramite la sua interfaccia si possono realizzare sia la gestione della compravendita che le spedizioni. Su questa stessa linea, anche il multibrand Zalando ha abilitato una sezione per la vendita di prodotti di seconda mano su cui gli utenti possono pubblicare gli articoli che vogliono vendere.

  • La strategia di Veepee:

Nel caso del gruppo francese, a cui appartiene per esempio Privalia, è stato deciso di convertire la restituzione degli articoli in una vendita tra privati. In questo modo, gli utenti possono ottenere lo stesso prezzo, o anche più alto, per il prodotto che non vogliono e questo ottiene una seconda vita andando direttamente da un consumatore all’altro, senza accumularsi nel magazzino del venditore.

Quello che devono avere in comune tutte le piattaforme o siti di recommerce è un design attraente in cui le immagini dei diversi articoli continuino a essere le protagoniste. Lo scopo è invogliare gli utenti a pubblicare fotografie di alta qualità in cui si mostrino alla perfezione le caratteristiche di ogni prodotto. Anche alcuni venditori optano per realizzare una verifica sulla qualità di ogni vestito o articolo prima di caricarlo sui propri portali di vendita. Allo stesso modo, è necessario garantire la semplicità nel processo di acquisto e offrire condizioni di consegna facili e accessibili, come faresti nel tuo e-commerce di prodotti nuovi. In questo modo offri agli utenti un’ottima esperienza di acquisto e contribuisci alla loro fidelizzazione.
Il buon funzionamento del recommerce permette ai brand, oltre che di rinforzare la propria immagine aziendale, anche di aumentare i benefici in materia di commissioni di vendita o vendite dirette, come nel caso di Levi’s. Inizia a studiare le azioni di sostenibilità attuate da altre aziende del settore e, nel caso in cui abbiano una piattaforma di recommerce, analizza i prezzi dei tuoi competitor anche nei prodotti di seconda mano. L’obiettivo finale sarà raggiungere una posizione più competitiva.

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