Che cos’è la vendita per geolocalizzazione nell’e-commerce?

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Geolocalizzazione

08/05/2019

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Angela de la Vieja

La geolocalizzazione nel commercio elettronico è una delle tecniche di vendita con il potenziale maggiore per i dettaglianti. Adesso che gli utenti utilizzano dispositivi mobili - come gli smartphone - per realizzare i loro acquisti, offrire prodotti, offerte speciali e prezzi personalizzati in funzione della loro ubicazione è un’opportunità che non ci si può lasciare sfuggire.

Ma cominciamo dal principio. Come funzionano le vendite per geolocalizzazione? L’approccio è semplice: grazie ai sistemi che sono già incorporati in tutti e ciascuno dei dispositivi elettronici che si usano ai giorni d’oggi, gli shop online sono capaci di identificare il luogo da cui si realizza la visita o acquisto e restituire i risultati migliori per la ricerca dell’utente. Successivamente, con tutte le informazioni raccolte, la tecnologia rileverà tendenze per zona, studierà i parametri di acquisto e, infine, definirà una strategia dei prezzi localizzata e soddisfacente per il pubblico potenziale da una località specifica.

Nell’e-Commerce la geolocalizzazione può intervenire in tre modi possibili per rafforzare la vendita:

  • Come elemento che permette di adattare una strategia dei prezzi per ubicazione.
  • Come elemento d’attrazione per promuovere offerte per zona.
  • Come misura di interesse per area per determinati prodotti o categorie.

Senza dubbio, per gli shop online, la geolocalizzazione è adesso un punto chiave per un maggiore sviluppo che migliori la user experience. Un’azienda come Inditex incoraggia gli utenti a selezionare un’area dal momento in cui accedono al sito web per ciascuno dei suoi vari marchi, con il fine di adattare – nella navigazione – i risultati del catalogo alla loro ubicazione.

Quindi, per esempio, i clienti potenziali possono consultare in quali shop fisici possono vedere il prodotto di persona e persino scoprire dove si trovano i punti di raccolta più vicini per i loro ordini nella loro zona. Allo stesso modo, occorre menzionare il caso di Amazon, che ovviamente varia i prezzi dei prodotti e i costi di spedizione in funzione dell’ubicazione dell’utente che effettua l’acquisto.

D’altra parte, occorre anche tenere in conto l’impatto che questo sviluppo tecnologico può avere su un e-Commerce. Riassumendo brevemente, potremmo dire che saranno necessarie tre aree di supporto:

  1. Un sistema web di geolocalizzazione per poter registrare l’ubicazione dell’IP o del dispositivo di ciascun utente.
  2. Tecnologia d’intelligenza artificiale, o machine learning, capace di realizzare offerte personalizzate per gli utenti selezionati per zona.
  3. Il software o strumento dinamico dei prezzi che permette allo shop di adattare i suoi prezzi in funzione dell’ubicazione del cliente.

Conoscere a fondo il tuo pubblico target come metodo per vendere di più.

Uno dei principali vantaggi di attivare le possibilità di geolocalizzazione all’interno di uno shop online è la conoscenza esaustiva del pubblico che si può acquisire. Sappiamo già che il cammino verso la personalizzazione più estrema è la porta che conduce a rapporti di vendita maggiori e, pertanto, sapere quali clienti potenziali condividono delle caratteristiche comuni, come la loro ubicazione, è la chiave per migliorare la penetrazione e fidelizzazione degli utenti di un marchio all’interno di queste aree.

Tuttavia, davanti a quest’affermazione, vi sono anche delle ragioni per credere che questo potrebbe fare sì che il pubblico tema per la sua privacy. Tutti i sistemi di geolocalizzazione per e-Commerce necessitano di poter accedere ai dati di ubicazione dei loro utenti per essere efficaci. In alcuni casi, principalmente nelle versioni web, l’utente deve indicare dove si trova (nonostante in molti casi lo stesso browser può già localizzarlo di per sé); in altri, come nell’uso di un’applicazione mobile, l’utente dovrà concedere un permesso diretto perché la sua ubicazione sia "leggibile" mediante la configurazione del suo dispositivo.

Che cosa succederebbe se, improvvisamente, il pubblico non desiderasse ricevere informazioni personalizzate di questo tipo? Forse è proprio questa la sfida dei nuovi marketer e responsabili delle vendite: generare un valore aggiunto di dimensioni tali da spingere il pubblico a cedere spontaneamente davanti a esso. Alla fine dei conti, le possibilità che questo accada sono molto superiori adesso che in un contesto tanto saturo come quello della vendita online, e l’accessibilità e i tempi di acquisto saranno chiave.

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